La Legionella è un batterio ubiquitario che vive e si moltiplica in presenza di acqua e umidità e che trova ambienti favorevoli in impianti idrici, di condizionamento e simili, soprattutto in condizioni di ristagno d’acqua e scarsa manutenzione.

L’infezione avviene tramite l’inalazione di Legionella contenute nell’aerosol che si può produrre in svariate occasioni, più frequentemente docce, rubinetti, condizionatori, torri di raffreddamento.

L’infezione, in taluni casi, può determinare una malattia non grave (Febbre di Pontiac) che provoca sintomi generici, per lo più febbre tosse e talvolta diarrea. In altri casi può determinare una polmonite (Malattia del Legionario) che può avere conseguenze gravi, soprattutto in persone con il sistema immunitario depresso per precedenti problemi di salute.

Tra il 2001 e il 2015 sono stati notificati in Piemonte 1200 casi di polmonite da Legionella.

La prevenzione delle infezioni da Legionella si basa essenzialmente:

  • sulla corretta progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici che comportano un riscaldamento dell’acqua e/o la sua nebulizzazione (impianti a rischio). Sono considerati tali, in primis, gli impianti idro-sanitari, gli impianti di condizionamento con umidificazione dell’aria ad acqua, gli impianti di raffreddamento a torri evaporative o a condensatori evaporativi, gli impianti che distribuiscono ed erogano acque termali, le piscine e le vasche idromassaggio;
  • sull’adozione di misure preventive (manutenzione e, all’occorrenza, disinfezione) atte a contrastare la moltiplicazione e la diffusione di Legionella negli impianti a rischio.
    Per quanto tali misure non garantiscano che un sistema o un suo componente siano privi di Legionella, esse contribuiscono a diminuire la probabilità di una contaminazione batterica grave.

 

Fermo restando il rispetto delle regole previste da norme e leggi esistenti (norme UNI, ecc…) per la costruzione e la manutenzione delle varie tipologie di impianti,  dovrebbero essere rispettati determinati accorgimenti per un ottimale controllo della contaminazione da Legionella.

Ad esempio, per quanto riguarda l’impianto idro-sanitario, Termotec S.r.l. adotta i seguenti accorgimenti:

nelle strutture di nuova edificazione e in quelle soggette a ristrutturazione totale, le reti dell’acqua fredda e dell’acqua calda sanitaria sono adeguatamente distanziate tra loro e da altre fonti di calore oltre che adeguatamente isolate termicamente.
Le reti, inoltre, devono essere il più possibile lineari, evitando tubazioni con tratti terminali ciechi e senza circolazione dell’acqua.

Nella rete dell’acqua fredda il rischio di colonizzazione e crescita di Legionella è trascurabile se la temperatura dell’acqua non supera i 20°C.
I serbatoi di accumulo, quando installati, devono essere facilmente ispezionabili al loro interno e disporre, alla base, di un rubinetto, tramite il quale effettuare le operazioni di spurgo del sedimento.

Tutti i nuovi impianti d’acqua calda sanitaria, che prevedono l’utilizzo di boiler/serbatoi centralizzati, devono essere dotati di tali rubinetti.
La tipologia dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’impianto deve
garantire la possibilità di eseguire adeguati trattamenti di disinfezione.
Copie dello schema dettagliato della rete idrica devono accompagnare la presentazione del progetto edilizio e restare a disposizione del proprietario/gestore/amministratore della struttura per la gestione degli interventi di manutenzione ordinaria e per eventuali richieste dei soggetti
titolati ad eseguire controlli.

Ogni modifica delle reti deve comportare l’aggiornamento delle
suddette planimetrie.

Impianti centralizzati

Negli impianti d’acqua calda sanitaria centralizzati il rischio di colonizzazione e crescita di Legionella può essere minimizzato mantenendo costantemente la temperatura di distribuzione dell’acqua al di sopra di 50°C.

Pertanto, oltre a quanto sopra riportato, nelle strutture con impianto centralizzato, si raccomanda la realizzazione della rete di ricircolo dell’acqua calda correttamente dimensionata, tenuto conto della specifica del mantenimento dei 50°C.
Per evitare salti termici lungo la distribuzione idrica e raffreddamenti eccessivi dell’acqua, la rete di ricircolo deve essere pertanto adeguatamente bilanciata.

Impianti con rete di ricircolo

Negli impianti con rete di ricircolo la temperatura dell’acqua calda sanitaria:
• deve essere mantenuta a T ≥ 60°C nei serbatoi di accumulo
• non deve scendere sotto i 50°C alla base di ciascuna colonna di ricircolo.

Ove si evidenziasse il rischio di ustioni dovranno essere prese adeguate precauzioni per minimizzare tale rischio.

Ad esempio mediante l’installazione di opportune tutele quali le valvole termostatiche di miscelazione (TMV) in prossimità o sui terminali di erogazione.
Tuttavia, se vengono istallate TMV, queste dovrebbero essere poste quanto più vicine al punto d’uso.

Idealmente una TMV non dovrebbe servire più di un rubinetto e la distanza tra rubinetto e TMV dovrebbe essere inferiore ai 2 metri.

Dove una singola TMV serve molti rubinetti o docce, in attesa di una modifica dell’impianto che garantisca una TMV per ciascun punto distale, è necessario assicurare che esse vengano frequentemente flussate.

 

Contattaci per ricevere un preventivo gratuito su interventi relativi ad impianti idro sanitari e sulla prevenzione della Legionella.

Termotec.green

Comments 0

Leave a Comment